Lettera di fine anno
Alle Società/Associazioni affiliate
30/12/2016 – Lett. n. 14/16
Siamo ormai giunti alla chiusura di un altro anno di attività del Comitato Regionale Lombardia, anno che ha visto l’avvicendarsi di molti cambiamenti in seno al Comitato e alla Federazione stessa.
Ritengo doverosa necessità, soprattutto alla luce degli ultimi accadimenti in territorio regionale e nazionale, ripercorrere brevemente la storia di quest’anno passato assieme, puntualizzandone alcuni eventi salienti e riportando i fatti per tali, senza dar spazio ad inutili congetture scevre di alcuna utilità.
Da inizio anno - sotto la direzione dell’allora Delegato dott. Riccardo Mosco, coadiuvato dal sottoscritto e dal collega Fulvio Burini (nelle vesti di vice-delegati) - non senza fatiche e purtroppo con soventi frapposizioni di talune società, si è cercato di perseguire ed attuare quanto previsto nel programma di lavoro regionale.
Dagli stage di aggiornamento per tecnici, agli incontri per agonisti e UdG, passando attraverso gare e allenamenti propedeutici ai passaggi di cintura nera, tali impegni sono stati onorati, certamente passibili di miglioramento – condizione, il miglioramento continuo, insito nella pratica della nostra arte marziale, e di cui tutti noi praticanti siamo ben consci.
Arriviamo dunque in quel di giugno, mese funestato dal malore che ha colto il nostro compianto Presidente Nazionale dott. Daniele Lazzarini, che ci lascerà purtroppo tre mesi dopo.
Permettetemi di essere cinico.
Non mi soffermerò in lunghi elogi della sua persona, che ho conosciuto ahimè troppo poco – a differenza di altri che ancora si fregiano del suo nome sulle labbra. Del compianto Presidente è sufficiente dire che ricorderò i suoi ideali di democrazia, di correttezza e di coerenza e responsabilità.
Permettermi ora di essere anche obiettivo.
Sempre in quel di giugno, in Lombardia avvenivano gli esami regionali di passaggio di dan (per l’esattezza il 12 di giugno).
Ora, alcune società che non presenziarono decisero (peraltro senza comunicazione alcuna) di sostenere nella stessa data analoghi esami di natura privata in altra sede, scelta quantomeno discutibile, considerata la presenza a questa sessione privata di componenti dell’organigramma federale nazionale e regionale. Vi chiedo di ricordarvi di questo passaggio, cui mi dovrò riferire nel prosieguo di codesta lettera.
Parallelamente in ambito nazionale avveniva la successione al Presidente Lazzarini, culminata con l’elezione in data 30 settembre del dott. Riccardo Mosco quale nuovo Presidente Nazionale, che da subito ha continuato a perseverare sulla linea e sugli ideali tracciati dal dott. Lazzarini.
In ambito regionale, come noto, il mandato di Delegato Regionale per la Lombardia è stato rimesso al sottoscritto, che assieme al vice-delegato Burini e coadiuvato da una commissione organizzativa ha provveduto a pianificare ed avviare le attività previste in regione, riconfermando tra l’altro i membri delle commissioni regionali tecniche e arbitrali.
Già da una prima riunione delle società, occorsa il 22 ottobre, risultava evidente un clima di tensione e contrapposizione di talune realtà verso la rappresentanza federale, di cui non riconoscevano né la legittimità né le proposte, tanto a carattere regionale quanto nazionale. Senza entrare nella terminologia tecnica adottata, qualche rappresentante di società espresse anche chiaramente la volontà di “contestare” qualsiasi decisione. Mi si permetta di pensare che in atteggiamenti simili non vedo alcuna volontà di costruire negli anni...Costruire ritengo significhi essere capaci di collaborare, e quindi di instaurare dialoghi e rapporti, confrontarsi anche su idee differenti, creando qualcosa di duraturo e coerente nel tempo…
Ed è in questo clima che, in vista della prima gara regionale della stagione (Telgate, 27 novembre), alcune società - che in quel famoso 12 giugno effettuarono esami privati di dan - si imbattono in incongruenze al momento della registrazione dei propri atleti in gara. Alcuni atleti risultavano infatti iscritti come cinture marroni e non cinture nere, cosa ovvia, dal momento che non era stato effettuato alcun esame federale.
Inutile soffermarmi sulle richieste pervenute per ovviare al problema (altrui), dal modificare le qualifiche sul portale federale, allo spostare a penna gli atleti nelle categorie ritenute idonee, arrivando persino a ventilare astensioni di massa dalla manifestazione se non si fosse trovata una soluzione.
L’unica soluzione corretta e coerente, nel pieno rispetto del Regolamento Federale e di tutte le società che nella Federazione si rispecchiano, si configurò nell’indire una sessione di esami straordinaria, cui far partecipare quanti sostennero esami privati.
Tale soluzione tuttavia non è stata accettata dalle società interessate, che preferivano invero un riconoscimento dei gradi mediante semplice firma di moduli e senza la presenza degli esaminandi, giustificando una simile scelta con la perdita di credibilità dei rispettivi maestri, piuttosto che facendo leva sul fatto che gli allievi non avessero colpe per dover sostenere nuovamente un esame…
Qualcuno pertanto decide o deciderà di andarsene, non condividendo gli ideali federali, o non gradendo che esistano regole valide per tutti, o semplicemente non ritrovandosi più a suo agio nella vita federale. O coloro che combattevano battaglie di valori, rivelatesi poi guerre di personali interessi, pure quelli se ne andranno. E’ fisiologico, come ogni anno, che ci sia chi va e chi arriva.
Tuttavia non posso non soffermarmi a riflettere su quanto da qualche giorno a questa parte vedo spopolare sui vari social.
Leggo di umiltà.
Leggo di rispetto.
Leggo di coerenza.
Leggo di correttezza.
Leggo di crescita e costruzione.
Umiltà, signori, da non confondersi con umiliazione.
Umiltà nel riconoscere le proprie vittorie al pari delle proprie sconfitte. Umiltà nel confrontarsi con gli altri, pur senza abbassarsi al ruolo di umiliati.
Rispetto. Da non confondersi con proselitismo. Comprendere le idee altrui, anche senza necessariamente condividerle.
Coerenza. Come un Maestro recentemente disse, una Virtù.
Correttezza. Laddove si rappresenti qualcuno, fosse anche il più piccolo degli allievi, ricordiamoci che stiamo tracciando per lui una via. Non sempre sarà una via facile da percorrere, perché essere corretti costa impegno, come per la coerenza servono a volte sacrifici.
Crescita e costruzione. Nel panorama federale sono l’ultimo arrivato, per quanto chi si ricordi sa che ero presente come vice-presidente (dimessosi per incompatibilità di visioni) nel precedente Comitato Regionale, poi come vice-delegato assieme al dott. Mosco. Ho visto più facciate, più storie e più gestioni. E di tutte ho memoria. So bene quanto sia stato difficile affrontare i reali momenti di costruzione, e quanto complesso sia stato pensare ad una crescita, anche in ottica temporale futura. Vi chiedo una sentita cortesia, peccando di presunzione: evitate una morale su questo argomento.
Permettetemi, avviandomi alla conclusione, di ricordare a me stesso, come a voi, che nessun discorso dovrebbe iniziare senza mostrare per prima cosa umiltà. "Io sono ignorante, un pover'uomo", è così che cominciano tutti i discorsi. "Io non so nulla più di voi che siete seduti intorno a me, ma io vorrei offrirvi il mio umile parere". In questi momenti più che mai chiedo la vostra collaborazione.
E perdonatemi la lungaggine, e se tra le righe mi sono permesso di esprimere qualche parere personale, che sarò ben lieto di condividere e discutere con quanti abbiano la volontà e la curiosità di farlo.
L’augurio è che ognuno di noi trovi lungo la propria strada degni compagni di viaggio quali rispetto, umiltà, coerenza e correttezza. Questi saranno senza dubbio alcuno robusti baluardi nei tempi a venire.
L’occasione è gradita per porgere a tutte le società affiliate e a tutti i tesserati cordiali saluti e auguri di Buon Anno Nuovo.
FIK – Comitato Regionale Lombardia
Il Delegato
Gabriele Zambelli